L’Integratore Alimentare a base di Propoli è frutto dell’intenso lavoro delle api, una sostanza che possiede proprietà biologiche come quella antibatterica, già conosciuta e studiata, ma evidenzia anche proprietà di modulazione immunitaria, oggetto di questo studio.
La ricerca scientifica nel corso degli anni ha sempre considerato di primaria importanza lo sviluppo di prodotti in grado di modulare le difese immunitarie, in particolare come ausilio in tutti i casi di aumentata esposizione agli aventi di stress metabolico.
Lo scopo della ricerca è quello di individuare prodotti capaci di fornire un’adeguata allerta immunitaria modulando in maniera ordinata ed equilibrata questi diversi segnali molecolari (Patwardhan e Gautam, 2005).
Nella tradizione etnobotanica di tutto il mondo i prodotti vegetali hanno rappresentato in passato l’unica risorsa farmaceutica a disposizione dell’uomo; anche oggi, tuttavia, alla luce dei riscontri clinici e del loro profilo di efficacia e sicurezza, essi mantengono un ruolo non secondario ai prodotti di sintesi e di semisintesi.
Il concetto intrinseco di fitocomplesso spiega adeguadamente il ruolo dei prodotti vegetali come immunomodulanti, pensando a come questi esibiscano un’azione aspecifica e di “network farmacologico”( Gertsch, 2011). Il nostro gruppo di ricerca da anni si occupa di indagare le proprietà biologiche della propoli, un prodotto considerato a tutti gli effetti di origine vegetale, che oltre ad avere assodate proprietà antibatteriche, sembra esibire interessanti proprietà di modulazione immunitaria. L’assenza di prodotti di qualità farmaceutica e di standardizzazione chimica, rendono purtroppo difficile compiere una valutazione complessiva sui reali effetti biologici della propoli e per poter rispondere alla necessità di utilizzo di un estratto titolato e standardizzato a base di propoli, anche alla luce dei primi promettenti risultati ottenuti recentemente (Biagi et al.,2011, Collodel et al.,2013), è stato scelto di utilizzare per questo lavoro sperimentale Propolfenol, un prodotto innovativo notificato al Ministero della Salute come ingrediente per la formulazione di integratori alimentari già presente in alcuni prodotti in commercio in Italia. Il protocollo sperimentale ha previsto un’indagine su più livelli della risposta immunitaria e per questi sono stati condotti dosaggi multiparametrici di citochine, chemochine e fattori di crescita su linfomonociti umani isolati da volontari sani trattati con il prodotto a base di propoli, prima e dopo l’induzione di uno stress infiammatorio indotto da lipopolisaccaride batterico ( LPS).
A complemento, sui linfomociti trattati, è stata studiata la modulazione dell’attivazione dei principali segnali di trasduzione della risposta immunitaria, ERK 1/2 e la chinasi AMP, per studiare l’aspetto antinfiammatorio è stata indagata la modulazione delle ciclossigenasi di tipo 2 ( COX-2) e la produzione di ossido nitrico (NO).
Alla luce dei risultati ottenuti in questo lavoro è stato osservato che il nuovo ingrediente a base di propoli presenta una discreta attività antinfiammatoria se si considera nello specifico il rilascio di citochine e chemochine, dimostrata dalle analisi del multiplex, di solito mediate dall’attivazione di NF-Kb o STAT.
L’attività antinfiammatoria diventa molto più evidente valutando l’inibizione della COX-2 e del rilascio di NO.
La letteratura suggerisce come alcuni componenti della propoli siano particolarmente responsabili dell’attività antinfiammatoria e, oltre ai flavonoidi caratteristici come galangina e pinocembrina, il ruolo principale in questa risposta biologica sembra essere giocato dal CAPE (Lee et al., 2004),
Il vero ruolo farmacologico del prodotto va individuato però nella capacità immunomodulante, associata all’aumento delle citochine IL- 1a, IL-2, IL-6, IL-8, GRO-a e MIG. Mentre IL-8 è chemo-attrattante per i neutrofili, che costituiscono la risposta immediata a una noxa, MIG è fondamentale per il reclutamento linfocitario.
Quest’ultimo aspetto trova conferma nel parallelo aumento di IL-2, citochina centrale nella stimolazione immunitaria in quanto essenziale nell’attivazione e maturazione dei linfociti T e B.
La modulazione dei segnali ERK 1/2 e AMPK sui linfomonociti umani può regolare, in questi tipi cellulari, l’espressione e il rilascio di mediatori chimici. Ciò è dimostrato anche da un recente studio condotto su un altro fitocomplesso come quello del ginseng, che ha dimostrato come quest’ultimo abbia un’attività immunomodulante caratterizzata da una up-regulation di molteplici citochine pro-infiammatorie (per esempio, IFN-y, IL-23A e IL-6) e down-regulation delTGF-b e IL-13. Le analisi hanno dimostrato anche in questo caso che la via di trasduzione attivata era proprio la MAPK (ERK 1/2) (Lemmon et al.,2012).
Anche gli studi effettuati su RBL, una tossina purificata dal fungo patogeno Rhizoctonia bataticola, hanno dimostrato la stimolazione di citochine Th1 e Th2 attraverso fosforilazione dei segnali p38 MAPK e 5-STAT, utilizzando la metodica di Western Blotting.
RBL in questo caso veniva monitorato tramite marcatura luminescente (Pujari et al.,2010). La modulazione della produzione di citochine e l’attività immunomodulante del prodotto a base di propoli quindi possono essere il risultato dell’interazione di specifici componenti a livello di strutture molecolari di superficie con funzione recettoriale, come evidenziato dall’attivazione dei segnali molecolari ERK e AMPK.
I risultati ottenuti sperimentalmente e la rivelazione dei complessi eventi innescati contemporaneamente mettono in luce un altro dei possibili meccanismi d’azione del prodotto, distinto dalla nota azione antiradicalica e antibatterica, che potrebbe ampliarne l’utilizzo come prodotto in grado di modulare le difese immunitarie, in particolare come ausilio in tutti i casi di aumentata esposizioni agli eventi di stress metabolico.
Con questo protocollo che ha utilizzato un prodotto innovativo e formulato razionalmente, si è potuto dare un primo e decisivo impulso alla ricerca avanzata sulla propoli che, oltre alla nota attività per le affezioni.
fonte: Natural1